Stamattina ho finito di leggere un libro molto interessante, che mi appresto a consigliarvi: "Ragazze di Riad" di Rajaa Alsanea.
I temi centrali sono Amicizia e Amore (volutamente li scrivo in maiuscolo).
La narratrice racconta le vicende delle sue quattro amiche di Riad, appunto, attraverso una serie di e-mail settimanali (una mailing list) nella quale l'autrice resta anonima. Leggendo il libro ci si accorge che le protagoniste non sono tanto diverse dalle ragazze occidentali, anche loro come è giusto, possiedono ambizioni professionali, sono alla ricerca del compagno ideale, il punto di riferimento nella loro vita è la vera Amicizia, che le accompagna e le sostiene. Elemento centrale che permea le loro vicende, le condiziona e le differenzia è la cultura araba, dove la religione e la tradizione sono ancora molto presenti nell'influenza della società, non permettendo a chi ne fa parte di vivere la propria esistenza alla luce del sole.
E' stato uno spunto di riflessione su un mondo che conosco poco, che mi incuriosisce e mi interessa approfondire. Anche attraverso un libro è possibile entrare in contatto con punti di vista diversi dal proprio e da quello in cui si è nati e cresciuti.
All'inizio di ogni e-mail la narratrice cita un brano di una poesia, o di una canzone, di autori arabi e occidentali, o versi del Corano, tra tutti scelgo di riportarvene uno che mi ha colpito:
Se avessi saputo quanto è pericoloso l'amore, non avrei amato
Se avessi saputo quanto è profondo il mare, non avrei navigato
Se avessi conosciuto la mia fine, non avrei iniziato.
(Nazir Qabbani)
Trovo questi versi molto belli e significativi, e come diceva qualcuno... Meditate gente, meditate!
Buon fine settimana!