giovedì 10 aprile 2008

Cine-Rabbia

Ma ciao "navigatori del blog-spazio"!!

Martedì sera sono stata al cinema con una cara amica che non vedevo da tanto. Il film scelto è stato "Jimmy della collina", del regista Enrico Pau, ambientato nella provincia di Cagliari.
Avevo sentito parlare di questo film, da giornali, tv e tra gli altri anche dalla nostra blog-amica Alem75 nel suo cassetto del cinema, la storia mi incuriosiva.
Si parla della vita del protagonista, Jimmy, della noia in un paese di provincia, del carcere minorile e della comunità di recupero "La collina". Sono uscita dalla sala con un senso fortissimo di amarezza, di impotenza, ero arrabbiata con il protagonista, un adolescente in collera col mondo intero, incapace di dare una svolta positiva alla propria vita. La storia è tratta da un romanzo di Carlotto, non so se si basa su una storia vera, ma nella vita reale ci sono tanti ragazzi come Jimmy e questo mi fa incavolare!

Ho ripensato a questo film e l'ho paragonato ad un film che amo molto che si chiama "Billy Elliot". Ora provo a confrontarli:
L'età dei protagonisti è vicina Jimmy ha 17 anni e Billy dovrebbe averne circa 13.
L'ambiente in cui vivono non è così diverso, anche se lontano geograficamente: Jimmy abita in un paese della Sardegna meridionale (Sarroch) a ridosso di una grande raffineria, fonte di lavoro per tutta la zona vicina. Billy vive in una zona industriale dell'Inghilterra del nord. La presenza delle fabbriche e del contesto lavorativo è importante, durante la storia vi è un momento di crisi economica, causa per cui gli operai della fabbrica (tra cui il padre e il fratello di Billy) sono in sciopero.
Anche il padre e il fratello di Jimmy lavorano in fabbrica (nella raffineria) ma non scioperano.
Dal punto di vista economico la famiglia di Jimmy sta abbastanza bene (due stipendi entrano in casa), quella di Billy, (senza lo stipendio a fine mese causa sciopero) è ridotta male, tanto che quando mancano i soldi per la legna viene usato il pianoforte della mamma scomparsa per il fuoco (momento di enorme tristezza).
Sia Billy che Jimmy non vogliono lavorare in fabbrica, come i loro padri e fratelli.
C'è però un'enorme differenza tra i due protagonisti: Billy ha una grande passione, la Danza e la realizzazione del suo sogno, nonostante le difficoltà, lo farà allontanare da un contesto difficile.
In Jimmy non c'è passione, in lui io ho visto solo un ragazzo annoiato. In tanti cercano di aiutarlo a trovare la sua strada, ma lui non vuole l'aiuto di nessuno, riesce perfettamente a rovinarsi la vita da solo...
Il film di Pau è nel complesso un bel film, nonostante lasci strascichi di profonda amarezza fa riflettere.

6 commenti:

VerdeIrlanda ha detto...

dei due film ho visto solo Billy Elliot,e anche io lo adoro.
condivido quello che hai detto sul personaggio di Jimmy,nel senso che condivido quello che dici sui ragazzi come lui:fanno venire il nervoso,perchè tu gli tendi una mano e loro nn sanno che farsene.
ci sono tanti ragazzi così e questo è grave.nn voglio fare i soliti discorsi sulle colpe(famiglia scuola società)però alla fine è anche vero che i ragazzi hanno valori sballati e modelli altrettanto assurdi...
per fortuna ci sono anche le eccezioni,ragazzi con obiettivi,valori e voglia di crescere!^-^
un bacione
giorgia

Unknown ha detto...

Pure io ho visto Billy Elliot, veramente bello quel film! Baci,Patty

Sergio ha detto...

Ho letto attentamente la tua riflessione e ti faccio i complimenti per il confronto tra i due film..hai azzeccato in pieno la situazione attuale..nei ragazzi di oggi manca tutto: le aspirazioni, l'amore verso la famiglia, verso gli altri, verso se stessi..è una gioventù allo sbando capace solo di "pipparsi" e fare i bulli..ma sono convinto che dentro soffrano parecchio perchè hanno un gran vuoto che si colma di mille schifezze..molta colpa la dò in primis ai genitori che non si curano dei loro figli e li permettono ogni cosa..se un giorno diventerò padre con mio figlio/a voglio poter parlare di ogni cosa così come mi accade con mia nipote di 13 anni che mi confida tutto..io credo che se ogni genitore cura il proprio figlio prima o poi il seme inculcato germoglierà

Elsa ha detto...

se ti va passa dal mio blog a leggere una storia di Porto Torres

ciao

Sergio ha detto...

cara MIKIM c'è un nuovo meme che ti aspetta..spero ti farà piacere..un bacio

Mikim ha detto...

@giorgia: grazie per il tuo contributo, è vero per fortuna ci sono sempre le eccezioni che ti permettono di essere ancora ottimista e sperare in un futuro migliore;
@teddy: ma quante cose in comune che abbiamo!
@elsa: grazie della visita, verrò a trovarti molto volentieri!
@sergio:grazie e complimenti a te per l'analisi del problema e per i buoni propositi! grazie per il meme, sono curiosa!