giovedì 29 gennaio 2009
un giorno speciale!
domenica 25 gennaio 2009
una domenica
Ultimamente sto approfittando di queste giornate per sistemare la mia cameretta un pezzettino alla volta in modo da non farla più sembrare una nave in partenza, cercando di dare un'idea di ordine e razionalità al tutto.
Non è un'impresa facile dal momento che in essa si accumulano 32 anni della mia stramba vituzza. Un'occhio disattento potrebbe affermare che tra queste quattro pareti si annidino troppe scemenze, a volte lo penso anch'io così che provo a fare piazza pulita e non ci riesco poichè ogni piccola scemenza può rappresentare un tesoro...
Stamattina avevo in mente una canzone: "Moonshadow" di Cat Stevens, mi piace perchè è una canzone che mi trasmette allegria, ricordo che l'ascoltavamo spesso in macchina quando ero piccola durante i lunghi viaggi con la mia famiglia verso la montagna o, al contrario, verso il mare o più semplicemente durante una gita fuori porta.
Mi ricordo anche che allora soffrivo di mal d'auto e aggiungo che ciò probabilmente dipendeva dalle curve e non dalla musica di sottofondo... :)
Volenti o nolenti ora ve la lascio qui... buon ascolto!
Oh, I'm bein followed by a moonshadow, moonshadow, moonshadow
Leapin and hoppin on a moonshadow, moonshadow, moonshadow
And if I ever lose my hands, lose my plough, lose my land,
Oh if I ever lose my hands, oh if.... I wont have to work no more.
And if I ever lose my eyes, if my colours all run dry,
Yes if I ever lose my eyes, oh if.... I wont have to cry no more.
rit.
And if I ever lose my legs, I wont moan, and I wont beg,
Yes if I ever lose my legs, oh if.... I wont have to walk no more.
And if I ever lose my mouth, all my teeth, north and south,
Yes if I ever lose my mouth, oh if.... I wont have to talk...
Did it take long to find me? I asked the faithful light.
Did it take long to find me? and are you gonna stay the night?
rit.
Effetto della canzone sulla sottoscritta: piacevole rilassamento e intenzione di andare a fregare il cd di "Stefano Gatto" dalla raccolta di mio papà... Oggettiva Constatazione: ma avete visto quanto era carino Cat??!
venerdì 23 gennaio 2009
il ghiro predatore
martedì 13 gennaio 2009
il primo post del 2009
E' dal 2008 che non scrivo un nuovo post e allora eccomi così da inaugurare l'anno nuovo!
Come sono andate le feste?
Qui tutto tranquillo,
ho passato le vacanze a casa (o non molto lontano da essa), ho dormito tanto (come si conviene ad un ghiro che si rispetti), ho rivisto degli amici che non vedevo da tempo, scoprendo che non sono cambiati tanto, ho visto alcuni interessanti film e ho letto un libro che mi ha proprio conquistato: L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon.
Mi è piaciuto talmente tanto che ora sto tentando di leggere la sua versione originale (in spagnolo), altrettanto bella anche se sto procedendo a rilento (vocabolario alla mano).
La storia inizia a Barcellona negli anni '40, il protagonista Daniel a 11 anni scopre il "Cimitero dei libri dimenticati" qui trova un libro che segnerà la sua vita.
La storia è intrigante, co protagonista è questa splendida città ricca di fascino e di mistero che compare con le sue ramblas, con i quartieri antichi ricchi di magia. Si entra nel romanzo dentro al romanzo alla ricerca di personaggi scomparsi, della loro storia avvenuta in un recente passato che resta avvolta nel mistero.
Il Cimitero dei libri dimenticati è un posto segreto e allo stesso tempo magico dove lo spirito dei libri viene conservato e mantenuto vivo. Ecco come il padre di Daniel spiega l'importanza di preservare i libri dimenticati e quindi la funzione fondamentale di quel luogo:
"ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto e l'anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza."
Spero di avervi incuriosito un pochino...
Tornando a noi, anche io ho fatto i miei buoni propositi per l'anno nuovo, tante le mete da raggiungere, tante le cose da fare ma coerente con uno spirito letargico che ultimamente mi caratterizza rimando a domani... dopotutto domani è un'altro giorno!